Dubbi sulle segnalazioni contro l’Acsim. Lattanzi: “Situazione da verificare”

Ragazzo morto, si mobilita l’ambasciata

MACERATA – Il corpo di N.N., il rumeno di 16 anni morto a seguito di una caduta dal quarto piano del centro Acsim, è ancora all’obitorio dell’ospedale di Macerata. Gli inquirenti stanno cercando di contattare i genitori del ragazzo, i quali dovranno decidere dove seppellire loro figlio. N.N. era entrato nel centro per minori il 20 ottobre, dopo che gli agenti del Commissariato di Civitanova lo avevano fermato mentre lavava i vetri con alcuni connazionali. Il ragazzo faceva parte di una comunità Rom, ragion per cui non sarà affatto facile rintracciare i genitori. Per facilitare le ricerche è stata contattata l’ambasciata rumena in Italia. Intanto si è avuta notizia che nei mesi scorsi alcuni condomini dell’edificio che ospita il centro avevano presentato un esposto alla Procura in cui denunciavano alcuni comportamenti da parte dei ragazzi della comunità che non favorivano il quieto vivere dei residenti. L’esposto era stato inoltrato anche all’amministrazione comunale.

A seguito di quella segnalazione – spiega l’assessore ai Servizi sociali, Michele Lattanzi – avevamo disposto dei controlli. Da quello che posso ricordare non emerse nulla di rilevante. In merito alla notizia di una presunta segnalazione – risalente a qualche tempo fa – sulla gestione dell’Acsim della Procura dei minori guidata da Ugo Pastore al Garante dell’infanzia, che a sua volta avrebbe chiesto chiarimenti al Comune, Lattanzi non conferma. Devo verificare la situazione con l’ufficio competente. All’arrivo all’Acsim N. N. aveva un braccio fasciato. Non si esclude perciò che quell’infermità possa aver complicato il tentativo di saltare dalla finestra al balcone accanto.

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