Più di 750 persone originarie di tanti paesi lontani si sono ritrovate all’ente fiera
Oltre settecento persone anche da fuori regione hanno festeggiato la notte di San Silvestro al centro fiere di Villa Potenza. Il Capodanno multietnico organizzato dall’Acsim di Macerata (Associazione Centro Servizi Immigrati Marche) ha registrato un vero e proprio boom di presenze rispetto alle passate edizioni. E’ soddisfatto il presidente Daniele Amanze, che parla di serata fantastica, sopra ogni aspettativa: “E’ stato bellissimo, abbiamo avuto gente da Riccione, dall’Abruzzo, da Perugia, da Siena, trecentocinquanta commensali e altrettanti ospiti che si sono uniti dopo la cena. A tavola sono stati serviti piatti tipici della Nigeria, del Pakistan, della Bielorussia, dello Sri Lanka, del Perù, solo per citarne alcuni. Naturalmente il pensiero di tutti è andato alla catastrofe che ha colpito il sud-est asiatico, prima di mangiare infatti siamo stati in silenzio e poi la serata è proseguita con una rappresentazione teatrale messa in scena dai ragazzi seguiti dall’educatore Omero Affede. C’è stato spazio anche per la musica dal vivo, e per i balli, e per la socializzazione grazie alle tavolate da 20-30 persone. A mezzanotte c’è stato il tradizionale brindisi e poi sono stati serviti i dolci, anche questi rigorosamente tipici dei paesi del mondo”. Amanze sottolinea anche la presenza delle autorità, i due assessori ai Servizi sociali del Comune e della Provincia Michele Lattanzi, ormai un habitué del capodanno multietnico e Alessandro Savi.”L’idea – racconta Norma Santori dell’Acsim – è nata sette anni fa per creare un’occasione di stare insieme pensata per gli immigrati, che per un motivo o per l’altro non possono passare le feste nei loro paesi d’origine. Una situazione che spesso provoca in loro nostalgia, legata al fatto di avere le famiglie lontane. Poi negli anni la festa è andata sempre più allargandosi fino a diventare un momento di integrazione e accoglienza”. A proposito della presenza degli assessori ai Servizi sociali, Santori rimarca l’importanza che ha per gli immigrati vedere che gli amministratori si interessano a loro: “Sono figure che rivestono un ruolo di rilievo, per gli immigrati non è secondario vederli partecipare a questo momento in cui sono protagonisti”. Nonostante si sia ormai creato un pubblico fisso di persone italiane e straniere che ogni anno scelgono il capodanno multietnico, l’edizione appena passata ha messo in luce ancora di più il fatto che la manifestazione ha superato i confini regionali ed è conosciuta e apprezzata per il suo valore sociale. L’Acsim ringrazia perciò tutti coloro che hanno festeggiato insieme agli immigrati e dà appuntamento alle prossime inziative, in particolare lo Yam festival che si svolge d’estate sulla terrazza dei giardini Diaz e che insieme al Capodanno multietnico costituitsce un momento forte di integrazione.
ALESSANDRA BRANDONI